venerdì 23 dicembre 2011

SOLE NASCENTE CHE LIBERA I CUORI







SOLE NASCENTE CHE LIBERA I CUORI


NEL PURO CONNETTERE ESTREMO
LA LUCE DIVAMPA PIU’ PURA
E ATTRAVERSA L’IMMAGINE ALTERA DEL MALE
CHE ARRETRA
TAGLIATO.

VOCIANTE POTERE CHE ERIGE LE TENEBRE
SEPPELLENDO OGNI LUCE NEL TERREO PIU’ DENSO.
MALEDIRE OPERANTE CHE IMPRIME GLI ABISSI CUI ATTINGE.
SCATENA GLI INFERNI NELL’OCCULTO PROMUOVERE ODIO LUNARE.

UMANA APPARENZA BANALE NEL REALE TERRORE CHE INCATENA FRA I DEMONI.
UNA NUBE ED UN PESO AVVOLGONO OSCURE MINACCE RECISE DAL LAMPO.
GIACE UN INFERNO SMEMBRATO DA FOLGORI ACCESE NELL’ATTIMO PURO.
E UN SUONO DI VITA CELESTE PERCORRE GLI ABISSI FERITI.

UN VALORE UN CALORE UN’ESSENZA UNA LUCE SI ACCENDE NEI CIELI
E DAI CIELI CONTEMPLANDO DISCENDE E SI IMPRIME.
VOLONTA’ NELL’ATTIMO PURO CHE INSISTE NELL’ARDERE UNENDO.
CHE E’ AMORE.

SI MOSTRA E SI SVELA UNA NUBE CHE RIFIUTA IL PENSARE
MA CHE VIVE DI OSCURE MINACCE VOLUTE NEL POTENTE MENTIRE
CHE E’ CAOS DI CUI SI NUTRE IL MOLTEPLICE INFERNO DEI DUTTILI OSSESSI.
UNA NUBE CHE VIVE LACERANDO OGNI TENUE MOSTRARSI DI CIELO AGLI UMANI.

NELLA NUBE DISTORTA E FURENTE : SI ACCENDE IL POTERE CHE LACERA IL MALE.
SI ACCENDE E DECIFRA QUELLE LETTERE MORTE DEL MALE CHE MUORE.
E’ UN SOLE CHE LIBERO SORGE -VOLUTO – E DISPERDE QUELLA NOTTE DEL FOLLE MENTIRE.
UN SOLE ED UN CUORE IN CUI LA FORZA FORMANTE DEL LOGICO UNIRE : RISPLENDE.

UN SOLE RISORGE DAL CUORE IN CUI L’ALTO PENSIERO HA RIACCESO LA FIAMMA DIVINA.
UN SOLE ED UN FUOCO
NEL FERREO BAGLIORE DEL LAMPO CHE PER ATTIMI HA ESTINTO L’INFERNO
E VI HA INCISO I CARATTERI NUOVI DELL’ATTO COSCIENTE NEL LOGOS.

AURORA NASCENTE NEL PULIRE FULGENTE CHE SQUARCIA GLI ABISSI.
LAMPO IMMEDIATO CHE ATTINGENDO NEL FERREO CELESTE NITIDISSIMO ALTARE
OTTIENE UN AMORE SCONOSCIUTO ALL’UMANO SENTIRE.
UN AMORE CHE E’ LAMA DI LUCE SOLVENTE CHE INFINE OTTIENE DI ERIGERE SOVRUMANI INDIRIZZI INTERIORI.

E’ L’ALBA
E IL FUOCO LA IRRORA.
IL DESTINO SI MUTA POICHE’ SI REDIME IL PASSATO.
UNA FOLGORE ACCESA FERISCE GLI OLTRAGGI TRASCORSI ED ORA COLPITI.

IL SOLSTIZIO CHE AVVIENE E’ UN LAMPO DEL CUORE FRA I PIU’ ALTI PENSIERI.
POTERE FORMANTE CHE IMPRIME I DISEGNI VIVENTI DI CIO’ CHE REDIME.
E CHE INNALZA.
NEL LOGOS SOLARE DEGLI IMPREVISTI ATTI NASCENTI CONCEPITI IN IDEA.

NEL VOLERE CHE INSEGUE I CONCETTI E LE FORME CHE TRAMITE ESSI IMPRIMONO LUCI.



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giovedì 24 novembre 2011

LOGICA FIAMMA INTERNA ALLA TEMPESTA








LOGICA FIAMMA INTERNA ALLA TEMPESTA


DIVENNE INFINE FULGIDA L’AURORA
ED IL PENSARE ACCOLSE IL LOGOS D’OCCIDENTE.

LA SUPREMA DIVINITA’ SOLARE DISCESE NELL’UMANO.

L’ACUME CHE SI ACCESE ACCOLSE NELL’IO L’ESSENZA VIVENTE DEGLI DEI.

IL POTERE DI CONNETTERE I CONCETTI DIVENNE TANTO INTENSO
DA SOSTENERE IL PESO DEL SILENZIO CREATO DALL’ANIMA STREMATA.
DALL’ANIMA CHE NON AVEVA PIU’ CONTATTI CON L’ETERNO.

UN VUOTO E UNA CONFERMA ATTESTARONO IL SOLO ESISTERE DEL DENSO.
IL VUOTO DEL DIVINO CHE PIU’ NON ISPIRAVA CERTEZZE SOVRUMANE.
LA CONFERMA CHE I SENSI PERCEPIVANO SOLTANTO LA MINERALITA’ E LE CARNI.

ESTREMA LA TRIVIALITA’ DEI CORPI IN MOVIMENTO
IMPOSE LA CERTEZZA DI UN MECCANISMO CIECO
IN CUI L’ IMPLACABILE MATERIA MUOVE LE SUE PRECISE LEGGI.

TANTO POTENTE DA SOSTENERE IL VUOTO DI OGNI SENSO SUPERIORE DELL’ESISTERE :
IL PENSARE EBBE IN REGALO LA LOGICA SUPREMA DI POTERSI CONFRONTARE COL MONDO RETTO DAL PIU’ ANTIUMANO PROROMPERE DI FORZE MINERALI.

IL PENSARE SOSTENNE L’URTO DEL CREATO.
L’URTO DEL MONDO CHE MANIFESTAVA SOLO LA PROPRIA TERREA VESTE .

MA SOLO UNA DIVINITA’ SUPREMA POTEVA VAGARE FRA I REGNI DELL’INFERNO.
SOLO UN GRANDE AMORE UNIFICANTE POTEVA SOSTENERE L’ASSALTO DEL GELIDO FRANTUME MINERALE.

POTENZA CONNESSIVA NEL LOGOS DEI FRATELLI ASSURTI IN CENTRO AL SOLE.
CONTRAPPOSTI AL MALE ASSURTO NEI CORPI FISICI RINGHIANTI
IN CUI L’ODIO ALBERGA QUALE DIO VENDICATIVO CHE SOLO SERVI ELETTI CONCEPISCE E DOMA.

SORSE COSI’ L’ESTREMA LOTTA.
SCONOSCIUTA E QUASI INAVVERTITA LA GELIDA MORSA VENNE CONTRASTATA DAL CALORE.

IL POTERE DELL’UNIRE LOGICO CHE VIVE NEL CALORE DELL’INTUIRE ESTREMO :
FRA I CONCETTI MANIFESTA FEDELTA’ TOTALE ALLA VERITA’ ANELATA.

MENTRE DAL MONDO INVESTIGATO : LO ASSALE IL GELO DI CIO’ CHE SEMBRA DETENERE IL NON UMANO MONDO DELLE LEGGI MINERALI.

UN CANTO UN GRIDO UN SUONO E UNA TEMPESTA ACCENDONO LA FIAMMA
CHE NEL CALORE INVESTIGA LE OSSA DELLA TERRA
E CHE FRA SCRICCHIOLII DI MORTE NEL GELO E NEL CARBONE
CREDE DI VEDERE DIMOSTRATA QUELLA MORTE MINERALE
CHE SOLO LA LUCE VIVENTE E FIAMMEGGIANTE PERMETTE DI ACCETTARE.

LA VITA MORALE DELL’INTELLIGENZA MANIFESTA FEDELTA’ A SE STESSA QUANDO AFFERMA CHE NEL MONDO E QUINDI OVUNQUE NON VI E’ VITA MORALE MA SOLO POTENZA MECCANICA CHE AGISCE.

DOPO AVER GUARDATO IL MONDO DOVREBBE GUARDARE SE STESSA AGENTE
MENTRE MORALMENTE PENSA DI NEGARE MORALITA’ AL CREATO.

NELLA LUCE UNITIVA DEI PENSIERI FRA LORO COLLEGATI DAL LOGOS CHE FORNISCE IL SENSO ED IL CRITERIO :
ARDE IL CUORE DELLA STELLA CHE REDIME.

IL COMPITO E’ VEDERLA PER POI POTERLA VIVERE PENSANDO.
CONTEMPLANDO IL MONDO DEI PENSIERI COSI’ COME SI INVESTIGA IL GELO DEL CREATO.

CONTEMPLARE UN PENSIERO RICREATO E’ ATTINGERE AL RICORDO
E’ CONTEPLARE CIO’ CHE SI RICORDA
CONTEMPLARLO COME FOSSE MONDO ESTERIORE.
OSSIA GUARDARLO MENTRE COSCIENTEMENTE SI VIVE NEL RICORDO.

TALE E’ LA FIAMMA CHE NEL MONDO RIPORTA ARMONIE PERDUTE
E CHE LE CONTEMPLA MENTRE INCONSAPEVOLE LE IRRAGGIA.

TALE POTERE CORRE INCONTRO AL GELO E LO DISSOLVE.
ARDENDO DI SOVRUMANA GLORIA REDIMENTE.

MENTRE SI PLACA LA CECITA’ VOLENTE CHE RAGGELA
E CHE ORA –ARDENDO- IN LUCE SI RIASSUME
E SI CONSUMA
E SI TRASMUTA.

NUOVA MATERIA CHE PALPITA –SOTTILE- DINANZI AL CANTO DEGLI ETERNI ALLORI.
DINANZI AL CANTO DELL’ETERNO AMORE.

ORO SOLARE NEL CUORE DEL DISSOLTO INVERNO
HA STRUTTURATO UNA MATERIA CHE ORA SPLENDE E TACE.
LIBERATA.

MENTRE UN MEZZOGIORNO ETERNO ACCOGLIE L’AURORA PERENNEMENTE RISVEGLIATA.



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martedì 1 novembre 2011

CHE FOLGORE DIVENGA CONSACRARE







CHE FOLGORE DIVENGA CONSACRARE


LUNGO SENTIERI DI MENZOGNA IL MALEDIRE PROIETTA IL SUO VELENO.
PROTESO IN AVANTI A LACERARE NON VEDE LA PROPRIA OMBRA IMPUTRIDIRE.
NON VEDE LA CONSUNZIONE CHE LO LACERA ALLE SPALLE.
ORDE DI REIETTI E DI INVASATI NON VEDONO CROLLARE IL PROPRIO ORRORE.

EPPURE QUESTO ACCADE E LI DIVORA.

MENTRE RIBELLI E BESTEMMIANTI AVANZANO NEL FIELE
DIETRO DI LORO LA TERRA CALPESTATA RINVERDISCE
NELL’ORO DI RUGIADA CHE RISANA.
E CHE REIMMETTE L’ANIME NELL’AURA DEL DECORO.

POLVERE GLI IMMENSI REGNI OCCULTI DEL RINGHIARE.
TREMANO LE BASI DEL GRANDE E FARFUGLIANTE MALEDIRE.
FONDAMENTA CORROSE DI CIO’ CHE FU STERMINIO DEGLI INERMI.
GLI INDURITI NEL MALE ACCUSATORIO PERDONO ISTERIA E LAMENTI.

CHE FOLGORE LI SPAZZI A MEZZOGIORNO.

UN TENUE E DILAVATO REGNO ORA SI APPRESTA.
IN CUI LA FURIA DEI DEMENTI FRA LE OSSA : NON HA PRESA.
IN CUI IL VELENO ODIANTE DEI TIZZONI NERI DI ANARCHIA
COLPISCE SOLO I SERPENTI CIECHI CHE LO VOLLERO LANCIARE.

ALBA L’AURORA E IL GIORNO A PRIMAVERA.

DEPOTENZIATA PRIMA CHE ACCADESSE L’AURA DEL RITO OSCURO DEPERISCE.
RICADE SUI PROMANATORI ED ALLA STERILITA’ OBBLIGA I FURENTI.
IL RITO DEL FURORE QUESTA VOLTA NON FUNZIONA.
PERTANTO UNA IMPREVISTA LUCE ORA SI ACCENDE.

AURA GERMINALE DI FUTURO ACUME SANO NEI PENSIERI DELLA MESSE DI ANIME CONTESE.

LA FOLGORE E IL SILENZIO ATTENDONO L’AURORA
MENTRE CROLLA IL PALCO DELLE ARPIE.
MENTRE LUCE PREPARA IL FUTURO PALPITO NEL CUORE DEI SINCERI.
MENTRE IL PENSARE VARCA I CONFINI DELLA GLORIA.

UN LAMPO E UNA TEMPESTA DAL CUORE DELLA FOLGORE DEL DIO.
UN’ARMONIA E UN LAMENTO MENTRE IL DOLORE IN FORZA ETERICA TRASMUTA.
FRA LE POTENZE FORMANTI DI CIO’ CHE -CONSACRATO- FU INSERITO.

INVISIBILE EFFETTIVO REINNALZARE FULMINANTE.

NEL SOLARE.




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venerdì 30 settembre 2011

SIGNORE DELLA FOLGORE ARCANGELO MICHELE



5/17990
METALLICA VIA VERSO IL SOLARE


OVE IL RAGIONARE SPROFONDA NELL’IGNOTO
E TUTTO DIVENTA DI CENERE E DI PIETRA AL SUO COSPETTO.

OVE L’INTELLETTO E’ CARNE DEL NEGARE
CHE NELL’ACIDITA’ SPUTA IL SUO VELENO.

MENTRE PULSA DI ARCIGNA FURIA IL FALSO CREDO.

SPUGNA DEGLI IGNORANTI : L’ERUDIZIONE ASSORBE L’INTUIRE
E LO SCALCIA OVE BRUCIANTE PIAGA VANITOSA IMPRECA.

TUTTO UN SINGHIOZZO PER L’ETERNO OLTRAGGIO
ATTRAVERSA IL FALSO PENSARE E LO SCATENA.
ATTRAVERSA IL MORTO PENSARE E LO INCATENA.

MOLTITUDINI INFORMATE :DISCETTANO NEGANDO PER ULTERIORMENTE SPROFONDARE.

MA OLTRE LA RAZIONALITA’ SPLENDE L’UNIRE IN CENTRO ALLA TEMPESTA.
FOLGORE VOLUTA E POI CONCESSA.
CHE SEMPRE -VOLENDO- ACCORRE CINTA DI OCCULTO FERRO.

ATTO CHE SCOLPISCE LE NUOVE FORME DELLA GLORIA.

SCOLPISCE L’AURA DEL SANARE
NELL’INTUIRE CHE DI NUOVO SACRO RESPIRA.

E LAVA.

AVE DEI CELESTI POTERI FOLGORE SCINTILLANTE.
E NUOVO RITO.

PURISSIMO LAVACRO STRAPPATO AL MANTO DEL PESANTE.

SCROSCIA LA CRISTALLINA VAMPA NITIDISSIMA
ED INNALZA OVE NASCE LA FOLGORE ED IL TUONO.

OVE RESPIRA FRA I LINEAMENTI DELL’ARCANGELO.

METALLICA VIA VERSO IL SOLARE.

OVE IL PENSARE IRRAGGIA L’ESSENZA SOVRUMANA.



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sabato 24 settembre 2011

INVITTO SOLE







INVITTO SOLE


LA DIVINA VEGGENZA NEI MISTERI SORRESSE IL MONDO ANTICO.
E SINO ALL’ULTIMA ETA’ SPARSE SPLENDORE.

SPLENDORE INCORONATO NEL CUORE D’OCCIDENTE.

ARDE NEI TEMPLI IL FUOCO CHE IN ROMA TRASMUTA IL FATO.
E LO CONSACRA IN VIRTU’ DI UMANA ASCESI CHE SI FA DIVINA.
FRA PERDUTI RITI DI CUI RIMANE LA VIVENTE POTESTA’ DI AMORE.

SI CONOSCEVA IL DIO SOLARE CHE ATTRAVERSO LE ARMONIE DI APOLLO
MOSTRAVA LA PROPRIA ESSENZA E L’ASSOLUTO.
MENTRE SI AVVICINAVA AL MONDO UMANO IN CUI SAREBBE SCESO.

SI VENERAVA LA PIU’ ALTA ENTITA’ SOLARE
CHE SI SAPEVA SUL PUNTO DI MANIFESTARSI NELL’UMANO.
MENTRE NEI MISTERI SI SAPEVA DI DOVER MUTARE.

DISCESE NEL BUIO DELLA PIU’ COMPATTA RAZIONALITA’.
DISCESE LA’ OVE LA TIRANNIA DELLA LETTERA SCRITTA DOMINAVA.
ISPIRATA DA TITANICHE ENTITA’ VIVIFICATRICI DELLA MORTE.

DISCESE LA’ OVE ERA MORTO IL SOLE.

GLI GNOSTICI SAPEVANO ED ACCOLSERO LE VIE DELLA VEGGENZA NUOVA.
MEDIANTE GLI ANTICHI RITI SEPPERO DELL’INTERIORITA’ SOLARE CHE IN UOMO SI ACCENDEVA.
SEPPERO CHE LA MAESTA’ SOLARE NELL’IO DELL’UOMO DISCENDEVA .

AFFINCHE’ L’INVITTO RISORGESSE IN CUORE.

MA IL FUOCO DI ALESSANDRO SEPPUR AMATO
NON AVEVA MAI TOCCATO ROMA.
E IL SANGUE NELLE ARENE FAVORI’ IL REGRESSO.

DA COSTANTINO IN POI VESCOVI E IMPERATORI BRAMARONO UCCIDERE LO SPIRITO.
ODIARONO IL VIVENTE AGIRE SOVRUMANO CHE IN UOMO SI ACCENDEVA.
MISERO SUL TRONO LA LETTERA MORTA CHE UCCIDEVA.

ALTRIMENTI LE VESTALI TUTTORA IL NUOVO FUOCO DELL’IO CUSTODIREBBERO.
SOLENNI E VENERATE E SULL’ALTARE.
MENTRE L’ANTICO AMORE NEL NUOVO AVREBBE PROSEGUITO.

MA VINSE NEL QUARTO SECOLO VOLGARE L’OSCURITA’ DEL VECCHIO TESTAMENTO REINNESTATO.
TANTA L’OSCURA ONTA ACCUMULATA
CHE INFINE TRE SECOLI DOPO
DAL CENTRO DEL DESERTO ADDORMENTATO
-IN CUI I DEMONI CULLAVANO LE GENTI DAL SANGUE IMBESTIALITO-
SORSE IMPREVISTO MA CAUSATO :
IL NUOVO CADAVERE DELLA LETTERA SCRITTA ED ADORATA.
IMMERSO IN UN ODIO ALLUCINATO.
E FU LA FALCE DELL’ULTIMO NEGARE.

COSI’ LA RAZIONALITA’ CHE SIMULA LA FEDE
MA NEGA IL VIVENTE CONTINUO MANIFESTARSI DEL SOVRUMANO IN UOMO
IMPOSE LE REGOLE DI MORTE IN CUI LA RECITA E’ BESTEMMIA
E L’ORTODOSSIA MENZOGNA.

LE TUNICHE FURENTI E OTTUSE COPRIRONO IL FULGORE.
ATTIRANDO NEL GORGO DEL DESTINO PEGGIORATO
L’AZIONE CADAVERICA DI CHI ATTENDEVA -NEI DESERTI- DI ESSERE REDENTO.

EPPURE MAI COME ORA L’ESTREMA LUCE D’OCCIDENTE SPLENDE INCONTRASTATA.
ATTENDE IL FUOCO DELL’IDEA CHE NEL PENSARE ARDE PURISSIMO E FULGUREO.
ATTENDE L’INNALZARSI DEI PENSIERI OVE LE FORZE FORMANTI DEL SOLARE SONO CONGIUNTE ALLA DIVINITA’ DELL’IO IMMANENTE.

L’ASCESI DELL’UOMO D’OCCIDENTE E’ CIO’ CHE PREPARA IL NUOVO DEFINITIVO TRIONFO DEL SOLARE.

SOLE LOGOS IN UOMO INCORONATO.



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FORME ETERICHE





2/17367
FORME ETERICHE

DENSA DI IMPURA RABBIA
SI GONFIA NELL’OCCULTO LA DUREZZA CEREBRALE.

FIOTTI DI INSANITA’ NEGANO LA LUCE.
LOTTANO CONTRO LA VERITA’ ESSENZIALE.

NEGANO E SI IMPIETRANO.
MINERALIZZANO E RESPINGONO.

LOTTANO PER INGANNARE.
IMMETTENDO DISPREZZO E COLPA.

IN UN LUOGO DI TANGENZA INFETTA
PREPARANO OPINIONI EMANATE DAGLI INFERNI.

OVE IL PESO AFFERRA L’INTUIRE E LO PERVERTE.
E LO CONVERTE.
LO INVADE CON MENZOGNE CHE DIVENTANO TELLURICA CERTEZZA.

FALSE VERITA’ COLME DELL’IMPULSO DEL RIBELLE.
FALSE CERTEZZE EMANATE AL DI FUORI DELL’UMANO.
AL DI SOTTO DEL PENSARE.

LA VOLONTA’ INFERNALE IMPRIME LA SUPERBIA.
ED UN FALSO CONCEPIRE ADORA IL DEMONIACO
AMMIRANDO SE STESSI EVOLUTI NEL MALVAGIO.

COSICCHE’ LE SCHIERE DEL’OTTUSA PRECISIONE
ACCOLGONO L’AUREOLA DEI DIAVOLI VOLENTI.
ACCOLGONO INUMANE ESSENZE DI ILLOGICA CHIAREZZA.

DURISSIME MAGNETICHE TEMPESTE
INCORONANO I CERVELLI MINERALI
MENTRE NELL’EBREZZA VELENOSA
CONTINUO E’ LO STRAZIO DEL SENTIRE.

PENSIERI INCATENATI AL MUGGHIARE DELLA RABBIA
TRACCIANO SENTIERI ALLA CULTURA DELL’IGNOTO ORRORE.
DURISSIMI PENSIERI PER DENSISSIME CERTEZZE IRRAZIONALI.

TEMONO SOLTANTO IL POTERE DELL’AURORA.

TEMONO L’IGNOTO UNIRE LOGICO CHE ARDE.
TEMONO L’IMMATERIALE ACCENDERSI DEL FUOCO DELL’IDEA.

OLTRE LE FRONTI SPLENDE IL POTERE CHE SVELA L’ESSENZA IMPURA DEL PESANTE.

OLTRE LE FRONTI EMERGE IL POTERE DELLE FORME VIVENTI CHE MANTENGONO IL RICORDO.
EMERGE IL SOTTILISSIMO POTERE DI CIO’ CHE PER POTER PENSARE UNISCE LE VIVENTI ESSENZE DEL CONCETTO RICORDATO.
FORME LOGICHE IN CUI NON VI E’ PAROLA MA SOLO VOLONTA’ CHE AFFERRA L’INTUIRE.

INSEGUIRE LE FORME INTELLIGENTI DEL RICORDO : E’ L’ATTO CHE MANIFESTA L’UNICO VALORE SOVRUMANO.
IL METRO DI OGNI BENE.
L’AUREO POTERE INTERNO AL LIBERO DECIDERE I PENSIERI CHE SI VUOLE CONTEMPLARE.

ETERICHE FORME VIVENTI DELL’ESSENZA LOGICA CHE ARDE.
ETERICHE FORME IN CUI L’IO RESPIRA NELLA DIVINITA’ DA CUI DISCENDE.
ETERICHE FORME IN CUI IL SOLE LOGOS ACCENDE LE SUE ESSENZE FRA GLI UMANI.

CONSACRANDO.

DINANZI A CIO’ PERDE LA BESTIA LE SUE INTERIORI SQUAME.
SI SVELANO E SI SCIOLGONO DUREZZE CEREBRALI NELLE RAZIONALITA’ PESANTI.
MENTRE ESPLODE E SI DISVELA L’ODIO CHE LE MUOVE.

MASSE FORMIDABILI DI MOSTRI
CAVALCANDO L’ONDA DEL DISPREZZO
TENTERANNO DI REALIZZARE L’ODIO DELLA BESTIA.

MA L’ODIO NON E’ ALTRO CHE ALIMENTO PER LE FORME CELESTI CHE ATTRAVERSO L’UOMO LE CONTEMPLANO.

CRESCENDO.

TANTA VOLONTA’ PENSANTE -OCCORRE- CHE POSSA DISTRUGGERE GLI INFERNI.

REDIMENDO.



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venerdì 8 luglio 2011

IMPOSSIBILE E CERTA



1/17365 bis
IMPOSSIBILE E CERTA

FINALMENTE LUCE SANA SI ACCENDE.
ACCORRE.
PUO’ AGIRE.

TOCCA E INVADE LE ARTERIE DI ROSSICCIO CALCARE.
IN CUI VANITA’
FETIDA EBREZZA SENSUALE
E LE MASCHERE DEL CANE
DOMINAVANO LE ANIME APPESTATE.

FINALMENTE LUCE ESSICCA QUEL PANTANO.
SCIOGLIE QUELLE FISIONOMIE PROFONDE.
DISSOLVE QUEI NODI DI POTERE.
APRE QUELLE CHIUSURE INFETTE.

LO SGUARDO DEL VOLTO SACRO
CHE VIVE NEL POTERE DEL CONCETTO CONTEMPLATO :
PORTA QUEGLI INFERNI AL COSPETTO DEL PROPRIO RISANARE.

PER ATTIMI FULGUREI AVVAMPA L’UNICA MISURA.
L’UNICA VERITA’.
IL POTERE DELL’AUREA INTELLIGENZA.

ATTIMI CONSACRATI NEL VIVENTE.

ATTI ALTISSIMI NELL’ISTANTANEO AGIRE
IN CUI SI RIVERSA L’ANGELO.

ATTO DEI CIELI UNITIVI.
LUCE SOVRAFRONTALE.

IMPOSSIBILE E CERTA.



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mercoledì 6 luglio 2011

NITIDO INNALZARE



NITIDO INNALZARE



LA MATERIA DEL DOPPIO E’ IL LIVORE.

CROLLANO I LIVELLI DI PENSIERO.

SLITTA NEL CORPOREO LA VOLONTA’ DEI MOLTI OTTENEBRATA.
SCIVOLA NELL’ALITO DI IENA L’ASTRATTEZZA DEI TROPPO CEREBRALI.
SPROFONDA NEL PLAUSIBILE INFERNALE RAZIOCINIO LA VITALITA’ DEI CORPI ENERGIZZATI.

MOLTITUDINI DI CIECHI PER LE ORDE DEL FURORE
FRA I CAMPI DELLA MISERIA ETERNA
FRA ROSSI STENDARDI DI MENZOGNA CHE GIA’ NELLA MORTE STANNO DA DECENNI.

TUTTA UNA FISICITA’ OCCULTA ALL’IMPROVVISO E’ RISVEGLIATA.
ORDE DI APPESTATI TENTANO DI RIUTILIZZARE I MORTI TRAMITE IL LIVORE.
NUCLEI DI ABISSALI RIACCENDONO LE INSEGNE CHE GIA’ VENNERO SCONFITTE.

SENZA UNA DOTTRINA MA CON L’INTATTO POTERE DI MENZOGNA
SOGNANO UNA STRADA CHE VENNE CANCELLATA
MA DELLA QUALE CONOSCONO L’ESSENZA ANTISOLARE.

E VERSO QUELLA MISERIA ATTRAGGONO I DORMIENTI
TENTANDO DI RIPETERE L’AZIONE DELL’OTTUSITA’ NELLA SUPERBIA.
TENTANDO DI SPEGNERE IL FUOCO NEI PENSIERI MEDIANTE IL TRADIMENTO DI CHI NON SEPPE SPLENDERE.

MA ORMAI L’UMANITA’ S’E’ GIA’ DIVISA.
L’ANELITO E’ RIMASTO IN CHI NON OTTENNE IL SOGNO REALIZZATO.
LA FIAMMA CONTINUA AD ISPIRARE CHI OLTRE I CERVELLI FISICI GIUNSE A CONTEMPLARE MISTERIOSI DISEGNI DI CELESTE AMORE.

LA FIAMMA NON PUO’ ESSERE SOPITA
POICHE’ OLTRE LE FRONTI AUREA CELESTE IDEA NELLA VOLONTA’ RESPIRA
E PUO’ RECIDERE LE NEBBIE DEI CORPI INTELLIGENTI DELLA BESTIA.

ASCENDONO DAL BASSO STUOLI DI DEMONI CORPOREI
PREDATORI DELLE INTELLIGENZE CHE NON EBBERO L’ACUME.
MA SPLENDONO DALL’ALTO LAME CHE SQUARCIANO GLI ABISSI.

E NELL’AZZURRA VAMPA DI TEMPESTA :
FOLGORI MANTENGONO L’ACUME FRA LE VETTE DEL SINCERO.
E NELLA VERITA’ SPLENDE LA CERTEZZA.

TUTTO PUO’ ESSERE INNALZATO.

MENTRE GIA’ IN ALTO LA BELTA’ RISPLENDE.
ED OPERA AL NITIDO CAMMINO DELLA DEGNITA’ NEL CUORE DEI MIGLIORI.
POICHE’ L’IDEA CONTEMPLA OLTRE GLI ABISSI IL TUONO.

ED IL CREARSI DELLA MERAVIGLIA E’ IMMENSO.
ED IL CREARSI DELLA LUCE AVVIENE MENTRE IL SILENZIO AVVAMPA NEL DOLORE.
MENTRE IL CONCETTO CONTEMPLA QUEL NEGARE E LO TRAFIGGE.

CONSACRANDO.

AVE DIMORA SOVRUMANA DEL CALORE
CHE FRA I PENSIERI ERIGI LE TUE FORME
INNESTANDO I SENTIERI DEGLI DEI.

AVE E NELL’AURORA UN PALPITO DI STELLE INDICA IL SORRISO.

MENTRE AVVERSIONE LACERA GLI OTTUSI :
IN ALTO UNA BELTA’ CREA LE SUE VESTI CHE DIVERRANNO EVENTO FRA GLI UMANI.
E NELLA CORONA IL FARMACO SI APPRESTA.

ATTIMI SOLARI DEL LIMPIDISSIMO INNALZARE.


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venerdì 10 giugno 2011

VERTIGINI DI LUCE




5/17365
VERTIGINI DI LUCE


ASSOLUTA LUCE AUREA.
LIEVISSIMA E OPERATIVA.

SINO ALLE VERTIGINI IN CUI LA TERREA MORSA GEME.
E SI DISSOLVE.

ALTISSIMA IMMATERIALITA’ INCONTRA E COLPISCE LA CALCE OCCULTA ASSURTA NEI CERVELLI.
INCONTRA L’INTELLETUALITA’ DEL SENZA CUORE IN CUI LA MINERALITA’ PONTIFICA E RAGGELA.

LO STRIDORE DELL’OSSEO CONCEPIRE IN CUI L’OCCIDENTE PENSA NEL DISPREZZO.
E MUORE NELLE RIGIDITA’ IMPLACABILI E VENEFICHE.

MOLTITUDINI DI INTELLETTI ARIMANICI CHE ODIANO IL SOLE.

MENTRE INGIGANTIVA L’OCCULTA ARTERIA NERA
CHE POSTA ALLE BASE DELLE NUCHE
APRIVA AI DEMONI DEL FEGATO ABISSALE.

STRATI E STRATI DI OSCURO EGOISMO E DI CALCE ABBIETTA.

MA PER ATTIMI L’AUREO VALORE PUO’ MANIFESTARE LA RETTA CONNESSIONE AL VERO.

E’ LUCE OPERATIVA DELLA SOLA INTELLIGENZA.

ALTA LUCE CHE SMUOVE IMMONDI PANTANI.
E CHE LI FA CROLLARE.

VERTIGINI DI CIELO SCOCCANO.
POICHE’ VI E’ AVVENTO DI ARMONIE.

SCULTURA SACRA.
SOLARE.

E NEL VUOTO DELLE CROLLATE DENSISSIME POTENZE CEREBRALI :
SI FA CALORE.

REDENTORIO SALVIFICO SOLVENTE :
IMPRIMERSI DI VERITA’.


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sabato 4 giugno 2011

STRENUI AUREI LAMPI




4/17364
STRENUI AUREI LAMPI


STRENUO -COI MASSIMI LAMPI- REIMPRIMERE L’ETERICO.
STRENUO FRONTEGGIARE LA DISARMONIA.

NODOSE DURISSIME ENERGIE DEGLI ABISSI CEREBRALI.
TOTALMENTE ESTRANIATE DAI CIELI ETERICI.

TOTALMENTE VOLITIVE E TOTALMENTE TERREE.
FURORI INTELLETTIVI CAOTICI E POSSENTI.
DISARMONICI ARIDI DEFORMI GREVI INSINCERI.

FRA QUEI PESI L’INSINCERTA’ E’ UN VOLERE TOTALE.
UNA POTENZA OPPOSITIVA LACERANTE.

MA NEL MASSIMO INNALZAMENTO L’IDEA APRE TUTTO CIO’.

VI SCAVA DENTRO.
RECIDE MOLTA FOLLIA.

DEMOLISCE E ANNIENTA MOLTA SORDITA’.
COLPISCE L’ANTIARMONIA E LA DEPOTENZIA.

E’ TOGLIERE CERTEZZE AL MALE.

COI MASSIMI LAMPI.
I PIU’ NITIDI NELL’IMMATERIALE UNIRE LE EVIDENZE DEL CONCETTO.

I PIU’ VELOCI NELLA MANTENUTA LUCE DEL SIGNIFICATO.
OVE LA FORMA E’ UN PALPITO DI GLORIA.

INAFFERRABILI E SOLARI ATTI DEL POTERE CONOSCENTE
CHE MANTIENE FEDELTA’ A QUANTO HA CONCEPITO.
E LO INNALZA.

ATTI DEL LAMPO CHE INTUISCE.
ATTI INARRESTABILI.
STRENUI.
GIUNTI AL CONSACRARE.

PURIFICATORI NELL’IMPRIMERSI DI LUCE.


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mercoledì 25 maggio 2011

ATTO IGNEO





3/17363
ATTO IGNEO

SCOLPIRE DALL’ALTO SUI NODI MINERALI.
OVE LO SPEGNIMENTO CONSUMA LA DEVOZIONE.
OVE LA COLTRE CEREBRALE SOFFOCA L’ACUME.

I NODI DELLA CALCE MINERALE NEL MISTERO DEL PENSARE.
ROCCE INDURITE NEL DISTACCO DAL SOLARE.

QUANDO LE COSCIENZE ACCOLGONO LE AFFILATE SCHEGGE DELL’INTELLIGENZA NELLA MORTE ACCUMINATA.

PICCOLI PENSIERI ACUTI PERCORRONO I SENTIERI DEL PERFIDO SGHIGNAZZARE.

MOLTA LUCIDITA’ DI PIETRA E’ REGALATA DALLA MALVAGITA’ ACCOLTA NEL RISVEGLIO MINERALE.

MOLTA LUCIDITA’ E MOLTA MEMORIA UMANA TOLGONO IL CALORE ALL’INTUIRE.

LA VOLUTTA’ DI CONDIVIDERE IL PENSARE COL MOSTRO CHE DOMINA I DORMIENTI VIVACIZZATI NEL CORPOREO MUTILARE LE LUCI DELLA VERA INTELLIGENZA.

UN GHIGNO NE SORGE
BISOGNOSO DEL VOLGARE OLTRAGGIO
E DELLA COMPRENSIONE DI CHI NEL PENSARE : COI DEMONI BANCHETTA.
ESAUSTO E SODDISFATTO.

MOLTA STUPIDITA’ E MOLTA INTELLIGENZA MINERALE.

OCCORRE L’ASSURDA MORTE DELL’ANGELICO PER ESSERE PLAUSIBILI AGLI OCCHI DEI BLASFEMI DOMINANTI.

L’IDEA CHE OLTRE LA MORTE ASCENDE NEL RESPIRARE DELLA VERA INTELLIGENZA :

INCONTRA QUEL CORROMPERE E LO VIVE.

LO AFFRONTA.
LO SCOPRE.
LO DECIFRA.

LO SVELA NEI SUOI CONTORNI DI MORTE E DI DISGUSTO.

INFINE LO AFFERRRA.
E LO TRAFIGGE.

VI INSTAURA LA QUALITA’ SOLARE.

VI IMPRIME ORO OCCULTO.
CONNESSIONE ALLE ARMONIE.

NELL’ALTO FRONTALE UNIRE.

- OVE SPLENDE L’ETERICO -

OVE LA FIAMMA NUTRE I CUORI.
E REINTEGRA LE ANIME NEI CIELI.

LE COSCIENZE NEL SOLARE.

AUREA AZIONE SCULTOREA CHE FORSE POTRA’ SALVARE.

SOVRUMANITA’ E FIAMMA.

NEL CUORE DELLA SINTESI.

ATTO DI RICONSACRAZIONE.

ATTO IGNEO.

DAI LONTANI CIELI DEL FERREO SANARE.











domenica 15 maggio 2011

AFFERMARE E CREARE




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AFFERMARE E CREARE


ORO DI LUCE NELL’INSISTITO AFFERMARE DELL’IDEA.

ESTREMO UNIRE IMMATERIALE.
MANTENUTO E INNALZATO STRENUAMENTE.

SINO A FENDERE IL NEGARE.
SINO A TRAFIGGERE IL CARBONE CEREBRALE CHE NEGA E SI RIBELLA.
SINO ALLE COSCIENZE PORTATRICI DELLA TENEBRA CHE DALLA NEGAZIONE SORGE.

NELL’ANTI RESPIRO E NEL RESPINGERE SI FORMA LA RIBELLIONE AL BENE.
PRENDE VITA LA PLAUSIBILITA’ DELL’OSCURO E DEL PESANTE.

COMPATTA CORTINA CEREBRALE IN CUI E’ ADORATO IL POTERE CHE PUO’ SOLO RIBELLARSI A CIO’ DA CUI DIPENDE.
IL POTERE CHE NON PUO’ CREARE MA SOLO OFFENDERE L’ALTISSIMO DELL’IO AUREO RISANARE.

CARBONE MUGUGNANTE CHE VUOLE L’OSCURITA’ NEL DESERTO INARIDITO.

- ASSOLUTA L’IDEA SI INNALZA OLTRE -

RESPIRA NELLA LUCE.
AFFERMA L’UNIRE LOGICO IN QUANTO –IMMATERIALMENTE- VI RESPIRA.

E VI ATTINGE.

SINO A RITORNARE SUL MALE E A CONTEMPLARLO.

IMMETTENDOVI LUCE.

IMPRIMENDO L’ALTO POTERE DELL’UNIRE AFFERMATORE.

ED E’ CREARE VITA.

SACRI.

NELL’ATTO CHE INFINE RITROVA LE ARMONIE E LE IMPONE.



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mercoledì 4 maggio 2011

SINO ALLA FIAMMA






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SINO ALLA FIAMMA


LUCE SU LUCE RIVERSA L’IDEA SUI POZZI DELL’ABISSO.

LUCE SU LUCE.

INTENSA VOLONTA’ CHE SOLO NELL’IMMATERIALE SPLENDE.

LA’ OVE UNISCE :
LA’ OVE SI INNALZA UNITIVA :
LA’ SPLENDE.

ED URTA CONSUMA INTACCA SCAVA L’ORRENDA ROCCIA CERULEA.
SORDA ARIDITA’ ESTREMA INTERNA AL CEREBRALE.

IN CUI LA VOLONTA’ DEL MINERALIZZARE E’ ENORME.
E OPPRIMENTE E NETTA E COSTANTE E SOLO DISTRUTTIVA.

SU TALI UNIVERSI SPENTI : L’IDEA RIVERSA LUCE.

CHIARITA’ CREATA VOLENDO NELL’IMMATERIALE UNIRE DEL CONCETTO.
CHIARITA’ CHE NELLA CONTEMPLATA SINTESI COSCIENTE : SPLENDE.

ED E’ RICREARE SANITA’.

- SINO A CONSUMARE LA PIETRA -

SINO A TRAFIGGERLA.
SINO A RIDURLA.

- SINO AD AMARE -

SINO ALLA PREGHIERA DELLA FIAMMA.

NELL’INTENSO UNIRE AUREO.

OVE INFINE IL CALORE SUBENTRA ALLA MENZOGNA DENSA.
E RICREA LA VERITA’ DELL’UNICO CONNETTERE.

LOGOS DELL’INTELLIGERE SANANDO.

LAMA ALTARE E FIAMMA NEGLI ATTI DELLA LIBERTA’ VOLENTE.




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lunedì 18 aprile 2011

ALTARI DEL SOLE




IL DESERTO E L’ALTARE


COMPRIMEVANO LE ARTERIE DEL CUORE SUPREMO.
COMPRIMEVANO LE ARTERIE DEL FIAMMEGGIANTE SCOLPIRE GLI EVENTI.
RAGGELAVANO LE VETTE DEL CALORE SOLENNE.

DEMENTI ISTERIE URLATE CON FURIA FRA GELIDE LASTRE DI LUNA.
FORSENNATE PREGHIERE DI MOLTITUDINI ERRANTI E DENSISSIME.
ANIME SPENTE ABITATE DA FISICITA’ VIVACISSIME NEGATRICI DI OGNI ARMONIA.
PALLIDISSIMO ODIO CHE RENDE CREDIBILI I NEMICI DEL PURISSIMO FUOCO.

NEL MENTALE PROFONDO RIECHEGGIA INESAUSTO IL MILLENARIO ULULARE.
GELIDE URLA FRA VIBRANTI PARETI DI LUNA ASSASSINA
CHE PRETENDE DI IMPORRE IL SENTIRE ABISSALE DEI FOLLI NELL’ODIO.

OCCULTO POTERE DI SPEGNERE IL SOLE NEI CUORI SINCERI
SCAGLIANDO AGUZZI STRALI DI GELIDO ODIO
STRILLANDO NEL PROFONDO DI ANIME OTTUSE
CHE FORNIVANO IL PROPRIO MEDIANICO MONDO INTERIORE.

INFETTI REIETTI PRIMITIVI FREMENTI DI GELIDO OLTRAGGIO
TRAEVANO FORZA DALLA POSSESSIONE CHE LI PERVADEVA
MENTRE -NEUTRI- PRIMA SOLTANTO GALOPPAVANO INUTILI E INETTI.

POLVERE E SABBIA NEL VENTO CHE SFERZAVA I ROVENTI FORZATI DEL NULLA.
UN’ANIMA D’ODIO ACCOLSERO ESTATICI IN QUANTO PRIVI DI VITA INTERIORE.
ANIMA GELIDA E URLANTE CHE FORTI LI FECE.
DOMINATI DAL VUOTO ASSASSINO CHE VUOLE DISTRUGGERE IL VOLTO DEL CUORE.

CHI OCCLUSE I MISTERI A OCCIDENTE PERMISE IL SORGERE DELL’ODIO ULULANTE.
LUGUBRI PALANDRANE ORANTI NEL GELO :
PREPARARONO ANCORA PIÙ LUGUBRI VESTI PER LA NOTTE DELL’ANTIVEGGENZA AD ORIENTE.

TEMPESTE DI TENEBRA AVVOLGONO LA PRIMORDIALE ISTERIA DEL GELIDO URLARE.
NELLA POSSESSIONE OLTRAGGIOSA : L’ANTIPENSIERO IMMETTE IL SUO ODIO SPREZZANTE.
GELO E FURORE PERENNI.
ATTERRITI DALLE FORME SOLARI CHE INNALZANO FRA LE DIVINE ARMONIE DEL CALORE.

MA DI NUOVO IL PERFIDO INCANTO LUNARE : SI SPEZZA.
CROLLANO MASSE DI PRETENZIOSO DOMINIO ULULANTE.
RECISE ED INFRANTE : SI RITRAGGONO SPIRE DI MENZOGNA FURENTE.

QUALE POTERE SOLVENTE IL PURISSIMO UNIRE OTTIENE L’ESSENZA DELL’AUREO SANARE.
OCCULTE MENZOGNE DISVELANO E PERDONO L’ORRORE RAPPRESO.
IL MENTIRE FURENTE SI LACERA E GEME : ANNIENTATO.
IL MISTERO DELLA SOLA ARMONIA OTTIENE DI RIASSURGERE AL TRONO.

FULGUREE POTENZE NETTISSIME IMPRIMONO IL VERO ALTISSIMO CIELO.
LUCE SI SPECCHIA LADDOVE L’ORRORE E’ DISSOLTO.
ETERNA L’ESSENZA REIMPRIME IL PRIMO LIBERO ATTO DEL SOVRUMANO PENSARE.

NUOVE FIGURE PER L’IMMANE SCULTOREO SPLENDORE : PLASMANO VESTI ED EVENTI CHE SEGUIRANNO.
NUOVI SPLENDORI RIACCESI DOMINERANNO LO SPAZIO FINORA OCCUPATO DAI FOLLI.
REINNALZATI ETERICI CIELI IN CUI L’AMORE REGALE E VEGGENTE ELEVA I SUOI TEMPLI.
NUOVI MISTERI DELL’IO NEL PENSARE CHE MANIFESTANO IL SOLE DEL LOGOS.

RESURREZIONE PERENNE NEL REDIMERE AUREO.
ETERICHE ESSENZE NEI LIBERI ATTI DEL POTERE UNITIVO CHE INNALZA.
IMPOSSIBILI ALTARI CHE REALIZZANO VIVENTE SANARE.

ALTARI DEL SOLE NELL’IO CONTEMPLANTE.




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martedì 1 marzo 2011

FUOCO DELLE DIVINE FORME : ATTI DEGLI DEI




FUOCO DELLE DIVINE FORME : ATTI DEGLI DEI


NEL CENTRO DELLA LUCE DIVAMPA MAGICO IL FULGORE.
ED IL FURORE E’ ASSENTE.
ED IL FURORE E’ DILAVATO.
ED IL FURORE E’ SPENTO.

MENTRE RILUCE IN CUORE -NASCENTE- L’IDEARE.

OPPOSTA A CIO’ LA VANITA’ COLLEGA L’UCCIDERE AL NEGARE
COSICCHE’ NELLA TENEBRA DISCENDE IL CEREBRARE INFETTO.
CUPOLA RIMBOMBANTE E TERREA NEL SANGUINARIO INCRETINIRE.
MOSTRI VELENI E INFERNI NEL TERREO ESTERNARSI DEL RANCORE.

UMANITA’ DI ANONIMI E DI SEMPLICI CHE NELLO STREGONESCO ESTATICI SPROFONDANO.

NEL SILENTE DESIDERIO DELL’UCCIDERE E DEL FAR MORIRE : ACCUMULANO MEDIANITA’ E REGRESSO.
UMANITA’ DI NON ACCULTURATI E NON PENSANTI : AVVAMPA DI ESALTAZIONE E DI SUPERBIA.
NEL VELLEITARIO SFORZO DI ESSERE GIGANTI SOLO PER I MERITI NEL MALE.
TANTO AL DISOTTO DELLA RAZIONALITA’ DA ESSERE ADATTI ALLA PIU’ PROFONDA ESSENZA DEL BESTIALE.

GLI ULTIMI CHE HANNO SCELTO IL PRECIPITANTE INFERNO NELLA STREGONESCA IMPRONTA DI FEROCIA.

SUCCUBI ASSASSINI CHE SOLO A FATICA PRONUNCIANO PAROLE.
TANTO OSCURATI CHE NEPPURE RIESCONO A PENSARE QUANTO BALBETTANO PARLANDO.
AVAMPOSTO DI MOSTRI CHE VOLLERO IL BESTIALE
SACRIFICANDO AGLI INFERI OGNI NASCENTE NASCOSTA AURORA DELL’INNALZARE.

GLI ULTIMI CHE GIA’ ERANO FRA I PRIMI NEL DEMENTE OLTRAGGIO DEL GRAVARE.

NEL PIU’ CUPO MUGGHIARE DEI LORO DENSI APICI BESTIALI :
GIUNSE IL RITO DELL’IDEA.
E L’URTO FU TOTALE.
NELL’ASSOLUTO IMPATTO DEL SOTTILISSIMO INNALZARE.

IL FUOCO DELL’ACCAMPAMENTO IN CUI RISIEDONO GLI EROI : SPLENDE DISTANTE.

E NUOVO INNALZAMENTO SQUARCIA LA SPIRE DELLA SECONDA MENTE.
PERENNEMENTE RINNOVATO SQUARCIA LE TRACCE DEL DOPPIO CHE TRASUDA DAGLI INFERNI.
GHIGNI DEFORMI NON AFFERRANO LE NUCHE RISCHIARATE DA FOLGORI SUPERNE.
ED IL SOSPIRO DEGLI ABISSI DAL LAMPEGGIANTE STRAZIO E’ SOFFOCATO.

GLI ULTIMI CHE VOLONTARIAMENTE SCELSERO L’INFETTO : NON EBBERO DI CHE PREVARICARE.

SALINITA’ MEDIANICHE ESSUDATE NON EBBERO L’EFFETTO CHE LE FISICITA’VIVACIZZATE CONTAVANO DI AVERE.
NEI LUNGHI ANNI DELLA LUCE RIAFFERMATA : SOLO IL SOVRAMENTALE RESSE L’URTO DEL FORSENNATO DECADERE.
E INFINE L’EFFETTO FU TRAVOLGERE L’INFERNO DEI PRIMITIVI INDEMONIATI.

FERMA UNA FORZA DELLE FRONTI LUMINOSE OTTENNE DI TRAVOLGERE GLI ABISSI CORPORIFICATI.

SATIRI SEMITIZZATI DIVENNERO CAPRONI CHE ABITAVANO GLI INFERMI DEL PENSARE : MA VENNERO SANATI DA NUOVE DIVINE FORME DEL SOLARE.

ED UNA LOTTA E UN RITO OTTENNERO L’APOLLO DELL’IDEA CHE AI CIELI DELLE DIVINE FORME RICONDUCE.
IL SOLE DELLE FRONTI SOVRUMANE ATTINSE LE FORZE FORMANTI DEI CELESTI LUOGHI.
L’ANIMA RISORSE INCORONATA DALLA VOLONTA’ CHE NELLA DEVOZIONE OTTENNE DI GIUNGERE STREMATA.

AVE DELLA DIVINA SOGLIA IMPOSSIBILE SOVRUMANITA’ RICONQUISTATA.

IMMENSO FU L’INCENDIO CHE LE TRAVOLTE MEDIANITA’ DISTRUSSE.
FRA BESTIALI FIGURAZIONI CANCELLATE.
FRA I RINTRONANTI SPIGOLI DEL FIELE CHE FATICOSAMENTE VENIVANO DISSOLTI.
FRA GLI INSELVATICHITI, FORZATAMENTE RITORNATI UMANI.

ARDE NELLA SPIANATA IL FUOCO DEGLI EROI.

IL SOLE OCCULTO DELLE FRONTI INDORA I NUOVI CIELI REINNALZATI.
MENTRE L’IDEA SPLENDE NELLA POTESTA’ VIVENTE DELLA FORMA.
MENTRE L’UMANITA’ SOLARE HA I NUOVI ALTARI.
E FRA I SUOI IMMATERIALI MARMI CELESTI : L’ORO E’ RICREATO.

RINNOVATI DAL LOGOS ATTI DEGLI DEI.



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venerdì 4 febbraio 2011

NETTO IMMATERIALE SCULTOREO LIEVISSIMO




CELESTE RESPIRO DELLA POTESTA’ SOLVENTE


IMMERSI NEL DENSO FLUIRE DI ENERGIE
SGUAZZANO NEL GRIGIO MAGNETISMO CEREBRALE
VEICOLANDO MENZOGNE E PERFIDIA.
LEGANO LE ANIME AL VOLERE DEI TELLURICI LIQUAMI.

DENSI PENSIERI IMMERSI NELLA NEBBIA CEREBRALE
SONO DOMINATI DA SEMILIQUIDE PULSIONI
CHE I DEMONI IMMETTONO NEGLI UMANI SPROFONDATI.
AGITANDO LE SCHIERE DEGLI SBRAITANTI NEL CORO DELLE ARPIE.

OCCULTE ARTERIE IN CUI SCORRONO ENERGIE SEMILIQUIDE
A TRATTI SONO SQUASSATE DA LAMPI PERVERSI
CHE TRAGGONO IN BASSO
VERSO I REGNI CONTORTI DEL DENSO.

NUCHE ALLUCINATE E COLME DI LIVORE
PERDONO OGNI VINCOLO ALLA LOGICA DEL VERO
E GODONO DEL GELO CHE LE ACCOGLIE
MENTRE STRILLANO NELL’ISTERICO MENTIRE.

NEGATORI DELLA LUCE CHE RIFIUTANO OGNI CIELO
TENTANO DI VINCERE MEDIANTE L’IRRUENZA CHE LA BESTIA DISPENSA.
MENTONO OLTRE OGNI LIMITE PUR DI SCATENARE IL MALE CHE LI GUIDA.

MA INFINE SCALPITA FURENTE L’OSSESSIONE POICHE’ VIENE SCONFITTA.

IMPREVISTA LUCE IMMATERIALE LACERA LA DENSA TRAMA.
E LA SCONVOLGE.
E LA ATTRAVERSA.
SOLVENTE LIBERATRICE PURIFICANTE POTESTA’ CELESTE.

IN ALTO LA GLORIA DELLE FORME RESPIRA NELLA LUCE DELL’UNIRE.

OLTRE IL DENSO ERUTTARE DELLA OBBLIGATA VOLONTA’ INFERNALE :
VERO PENSIERO INSISTE NELLA LIBERTA’ DEL RICORDARE LOGICO
E DAL CALORE SOVRUMANO CHE SE NE TRAE : AUREA VOLONTA’ NASCE.

CELESTE VOLONTA’ RESPIRA NEL POTERE CHE DETERGE.
E CHE REDIME.
E CHE REINNALZA.
E CHE NUOVA VIRTU’ PLASMANTE IMPRIME AL DIVENIRE.

PERDE OGNI PRESA IL POTERE MAGNETICO CHE ATTRAE NEL DENSO
MENTRE SI INNALZA NELLA LIBERTA’ IL VOLUTO CONCEPIRE
CHE E’ UN LAMPO
LAMPO DELL’UNIRE I CONCETTI RICORDATI NEL TESSUTO DELLA LUCE.

UNA TRAPPOLA E’ DISTRUTTA ASSIEME AL MALE CHE L’AVEVA TESA.
UN TENEBROSO RITO E’ INFRANTO E NON POTRA’ PERPETUARSI.
MENTRE UN NUOVO RITO E’ ACCESO E DI SOFFERTA GLORIA SPLENDE.
UN RITO IL CUI PERPETUO INFLUENZARE E’ IMMATERIALE ACUME NITIDO.

POTERE DELLA VERITA’ CHE DISSOLVE IL DENSO.

NETTO SOVRASTARE DI UNA IMMATERIALITA’ DECISA FRA LE CELESTI ESSENZE.



HELIOS FK AZIONE SOLARE.




giovedì 6 gennaio 2011

FOLGORE CHE DISTRUGGE I SENTIERI DELLA MORTE




FOLGORE CHE DISTRUGGE I SENTIERI DELLA MORTE




FRA GLI ABISSI DELLA PIATTEZZA CEREBRALE SI ESTENDONO I DESERTI IN CUI IL RITO DELLA BUROCRAZIA RINNOVA I PROPRI ORRORI.

LEGIONI DI DANNATI ESEGUONO IL RITO VESSATORIO E NE TRAGGONO MALIGNA VITA.

TUTTA LA BUROCRAZIA E’ INFETTA E VI DOMINA LA PENA.

ESANGUE CERA MINERALE SOSTITUISCE LA VITA ANIMICA DEI FARNETICANTI FRA LE REGOLE DI MORTE.

TITANICI DEVOTI DELL’OPPRIMERE APPIATTENDO
ESIGONO LA VITA DEGLI UMANI E LA CALPESTANO.

VIVONO SENZA SOGNI NELL’AGIATEZZA MINERALE
MENTRE OGNI VIVENTE INDIZIO DI NASCITA DEL BENE : SUSCITA LA BRAMA DEL DISTRUGGERE.

L’IMPULSO BUROCRATICO E’ UNA MAGIA DEGLI INFERI ARIMANICI
CHE VIVE DELLA PIATTEZZA CEREBRALE DI CHI STRISCIA FRA I PENSIERI E ODIA.

STERMINATE MASSE DI IMPIEGATI LOTTANO AFFINCHE’ IL DESERTO SIA.
STERMINATI STUOLI DI ANIME SENZA LUCE IMPONGONO LA CECITA’ CHE LI ATTANAGLIA.
STERMINATI FORMICOLANTI ESERCITI BLASFEMI NEGANO LA LUCE CHE CONGIUNGE AI CIELI.

LEGULEIO FRUTTO AVVELENATO DEL PENSARE CHE NON RIESCE A STACCARSI DALLE CARNI CEREBRALI.

BRAMOSI DI INSERIRSI FRA GLI ATTI DEGLI UMANI PER POTERNE PARALIZZARE I SOGNI E LE CREAZIONI DEGNE.

SOTTRAGGONO IL POTERE DI DECIDERE ED OGNI MEZZO DI SOSTENTAMENTO
APPROPRIANDOSI DEI MEZZI DI CHI CREA VERA RICCHEZZA.

SALE NEL SANGUE E CERA INFETTA NEI PENSIERI PRIVI DI SLANCIO.
POVERI CANI DEGLI ABISSI CHE STRISCIANO AMMORBANDO.

LATRA L’INFETTA VOCE NEI PENSIERI PRIVI DI CUORE
ED ISPIRA DAL BASSO LE FANTASIE DISTORTE
PORTANDO GLI OSSESSI DELLA BUROCRAZIA VERSO NUOVE ESCOGITAZIONI DI MISERIA.

PICCOLI ESSERI MISERABILI DAL TITANICO PESO OCCULTO IN CUI SGUAZZA IL PADRONE DEMONIACO CHE LI SPRONA E CHE SPIETATO SCALPITA FURENTE.

ABISSI DI INUTILI SCIOCCHEZZE IMPONGONO IL MARTIRIO DEGLI INERMI.
MENTRE SI ESTENDE L’OSCURO RAZIOCINIO BALBETTANTE CHE NELLA CECITA’ DETTA OGNI LEGGE.

MOSTRI DISCETTANTI LUNGO I TORTUOSI SENTIERI DEL DESERTIFICARE IMPONENDO TERRORE ECONOMICO E MISERIA ANIMICA DERIVATA DALLA POVERTA’.

VUOLE LA CATTIVERIA IL MOSTRO ED ESTIRPANDO LA PROSPERITA’ FISICA ED ANIMICA DEI BENI : RIESCE AD IMPORRE QUANTO LA SUA PLUMBEA ESSENZA BRAMA.

MOLTITUDINI DI OSSESSI NELLA PARALISI PENSANTE FARFUGLIANO CONTORTE REGOLE INDECIFRABILI IN CUI LA SUBUMANITA’ SI MOSTRA E OPPRIME.

BALBETTANO LE CONTORSIONI DEL PROPRIO MALE NELLA PARVENZA RAZIONALE CHE ANNODA LE SPIRE DELLA SERPE ABITATRICE DELL’ABISSO.



CHE TUTTA LA BUROCRAZIA DIVENTI CENERE E CHE LA POVERTA’ STRITOLI GLI IMPOVERITORI : E’ L’ATTO DELLA FOLGORE DEI CIELI CHE GIUNGE NEI PENSIERI A RINNOVARE IL RITO DEL SACRO AMORE.

LA PIATTEZZA CEREBRALE SOTTO IL PESO DEL PROPRIO INARIDIRE
ATTINGE NEGLI INFERNI LA CATTIVERIA DA CUI FARSI ISPIRARE.

MA NELL’ATTO DELL’ASCESI IN CUI LA VOLONTA’ GIUNGE A FARSI LAMPO CHE CONTEMPLA LE POTENZE FORMANTI DEL PENSIERO ESCOGITATO :
SI INNALZA OLTRE LA CATTIVERIA L’ATTIMO COSCIENTE
ED IN QUEGLI ATTIMI L’IO RESPIRA AMORE.
SACRO AMORE CHE TACITA GLI ABISSI E LI CONSUMA.
FOLGORE SOVRUMANA DELL’AUREO COSMO CHE OLTRE I CERVELLI FISICI ISPIRA.
SI SCIOGLIE LA PIATTEZZA E SGRETOLA LA ROCCIA CEREBRALE
MENTRE RITORNA FIAMMA E SI CONSUMA LA CERULEA ESSENZA DI ANIME PERDUTE.

INFETTI LABIRINTI DI ROCCIA E FIELE ABBANDONANO I CERVELLI DEGLI SPROFONDATI DISTRUGGENDO LA POTENZA CHE LI SOSTENEVA.

L’ATTO LIBERO CHE -VOLUTO- IMPRIME IL POTERE DELLE ARMONIE PLASMANTI
REINNALZA I LIVELLI DEL PENSARE SINO ALLA SOGLIA DEL CREARE NELLA VIVENTE AURORA.
MAGICO POTERE DELLA MERAVIGLIA CHE INSEGUENDO IL BENE OTTIENE LA SOVRUMANITA’ CHE -SACRA- LO REALIZZA.
TALE LUCRORE ACCESO VOLGE IL SUO SGUARDO AI VELENOSI ARTIGLI DELLA BESTIA DISCETTANTE MEDIANTE REGOLE DI MORTE :
NE VIVE GLI ORRORI PRIMA CHE DIVENGANO VESTE DEGLI UMANI :
NE SOFFRE GLI IMPENSABILI ATTI DI GESTAZIONE ABOMINEVOLE :
NE PERCORRE I SENTIERI POPOLATI DA ANIME ODIOSE E ABBIETTE :
ED INFINE SCHIANTA QUEL NODO MEDIANTE CALORE E INNALZAMENTO.
IMMATERIALITA’ TRACCIA NUOVI SENTIERI VERSO I CIELI
MENTRE CROLLANO TRACCE DI ABISSO CHE GUIDAVANO AGLI INFERNI.
MENTRE INIZIA AD ALBEGGIARE LA LIBERTA’ PEI RAGGI DEI CUORI PIÙ SINCERI.
MENTRE SI COMPIE NELLA LUCE QUANTO POTEVA CINGERE LA TENEBRA.

IMPREVISTO SOLE STRAPPATO A CIO’ CHE LO VOLEVA INFISSO NELLA DETURPATA ANGOSCIA TERREA.
IMPREVISTA SOLARITA’ FULGENTE CHE -IN QUANTO LIBERA SCELTA UMANA- POTEVA NON ACCADERE.
SOGNO DIVINO OFFERTO AL FATO CHE RIGENERATO CONCEDE QUALCHE SPAZIO IN PIU’ ALLA DIVINA AURORA DEL TRIPUDIO.
RIGENERATE ALTEZZE CHE VENNERO PERSE POICHE’ DONATE E CHE LIBERAMENTE CONQUISTATE ORA IN ETERNO SPLENDONO NELLE FOLGORI LOGOS DEL CALORE.
UNA PIATTEZZA CROLLA POICHE’ RITRASFUSA IN VITA DELLE SOVRUMANE ESSENZE DELLA GIOIA NEL CREARE DEGNO.

DEGNITA’ SULLA TERRA CHE AFFERRA LE PIAGHE DELLA MORTE E LE CANCELLA.

NEL DECORO.

MENTRE RANTOLA LA IENA DEL DOLORE SCOLPITO NELLE REGOLE DEI MOSTRI SENZA CUORE.

MENTRE LUMINOSE ESSENZE DELLA PROSPERITA’ NEL SOVRUMANO DIGNIFICARE ATTENDONO DI ESSERE OPERANTI FRA GLI UMANI.

LIEVISSIME NELL’IGNEO INVISIBILE LUCRORE.



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