venerdì 30 settembre 2011

SIGNORE DELLA FOLGORE ARCANGELO MICHELE



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METALLICA VIA VERSO IL SOLARE


OVE IL RAGIONARE SPROFONDA NELL’IGNOTO
E TUTTO DIVENTA DI CENERE E DI PIETRA AL SUO COSPETTO.

OVE L’INTELLETTO E’ CARNE DEL NEGARE
CHE NELL’ACIDITA’ SPUTA IL SUO VELENO.

MENTRE PULSA DI ARCIGNA FURIA IL FALSO CREDO.

SPUGNA DEGLI IGNORANTI : L’ERUDIZIONE ASSORBE L’INTUIRE
E LO SCALCIA OVE BRUCIANTE PIAGA VANITOSA IMPRECA.

TUTTO UN SINGHIOZZO PER L’ETERNO OLTRAGGIO
ATTRAVERSA IL FALSO PENSARE E LO SCATENA.
ATTRAVERSA IL MORTO PENSARE E LO INCATENA.

MOLTITUDINI INFORMATE :DISCETTANO NEGANDO PER ULTERIORMENTE SPROFONDARE.

MA OLTRE LA RAZIONALITA’ SPLENDE L’UNIRE IN CENTRO ALLA TEMPESTA.
FOLGORE VOLUTA E POI CONCESSA.
CHE SEMPRE -VOLENDO- ACCORRE CINTA DI OCCULTO FERRO.

ATTO CHE SCOLPISCE LE NUOVE FORME DELLA GLORIA.

SCOLPISCE L’AURA DEL SANARE
NELL’INTUIRE CHE DI NUOVO SACRO RESPIRA.

E LAVA.

AVE DEI CELESTI POTERI FOLGORE SCINTILLANTE.
E NUOVO RITO.

PURISSIMO LAVACRO STRAPPATO AL MANTO DEL PESANTE.

SCROSCIA LA CRISTALLINA VAMPA NITIDISSIMA
ED INNALZA OVE NASCE LA FOLGORE ED IL TUONO.

OVE RESPIRA FRA I LINEAMENTI DELL’ARCANGELO.

METALLICA VIA VERSO IL SOLARE.

OVE IL PENSARE IRRAGGIA L’ESSENZA SOVRUMANA.



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sabato 24 settembre 2011

INVITTO SOLE







INVITTO SOLE


LA DIVINA VEGGENZA NEI MISTERI SORRESSE IL MONDO ANTICO.
E SINO ALL’ULTIMA ETA’ SPARSE SPLENDORE.

SPLENDORE INCORONATO NEL CUORE D’OCCIDENTE.

ARDE NEI TEMPLI IL FUOCO CHE IN ROMA TRASMUTA IL FATO.
E LO CONSACRA IN VIRTU’ DI UMANA ASCESI CHE SI FA DIVINA.
FRA PERDUTI RITI DI CUI RIMANE LA VIVENTE POTESTA’ DI AMORE.

SI CONOSCEVA IL DIO SOLARE CHE ATTRAVERSO LE ARMONIE DI APOLLO
MOSTRAVA LA PROPRIA ESSENZA E L’ASSOLUTO.
MENTRE SI AVVICINAVA AL MONDO UMANO IN CUI SAREBBE SCESO.

SI VENERAVA LA PIU’ ALTA ENTITA’ SOLARE
CHE SI SAPEVA SUL PUNTO DI MANIFESTARSI NELL’UMANO.
MENTRE NEI MISTERI SI SAPEVA DI DOVER MUTARE.

DISCESE NEL BUIO DELLA PIU’ COMPATTA RAZIONALITA’.
DISCESE LA’ OVE LA TIRANNIA DELLA LETTERA SCRITTA DOMINAVA.
ISPIRATA DA TITANICHE ENTITA’ VIVIFICATRICI DELLA MORTE.

DISCESE LA’ OVE ERA MORTO IL SOLE.

GLI GNOSTICI SAPEVANO ED ACCOLSERO LE VIE DELLA VEGGENZA NUOVA.
MEDIANTE GLI ANTICHI RITI SEPPERO DELL’INTERIORITA’ SOLARE CHE IN UOMO SI ACCENDEVA.
SEPPERO CHE LA MAESTA’ SOLARE NELL’IO DELL’UOMO DISCENDEVA .

AFFINCHE’ L’INVITTO RISORGESSE IN CUORE.

MA IL FUOCO DI ALESSANDRO SEPPUR AMATO
NON AVEVA MAI TOCCATO ROMA.
E IL SANGUE NELLE ARENE FAVORI’ IL REGRESSO.

DA COSTANTINO IN POI VESCOVI E IMPERATORI BRAMARONO UCCIDERE LO SPIRITO.
ODIARONO IL VIVENTE AGIRE SOVRUMANO CHE IN UOMO SI ACCENDEVA.
MISERO SUL TRONO LA LETTERA MORTA CHE UCCIDEVA.

ALTRIMENTI LE VESTALI TUTTORA IL NUOVO FUOCO DELL’IO CUSTODIREBBERO.
SOLENNI E VENERATE E SULL’ALTARE.
MENTRE L’ANTICO AMORE NEL NUOVO AVREBBE PROSEGUITO.

MA VINSE NEL QUARTO SECOLO VOLGARE L’OSCURITA’ DEL VECCHIO TESTAMENTO REINNESTATO.
TANTA L’OSCURA ONTA ACCUMULATA
CHE INFINE TRE SECOLI DOPO
DAL CENTRO DEL DESERTO ADDORMENTATO
-IN CUI I DEMONI CULLAVANO LE GENTI DAL SANGUE IMBESTIALITO-
SORSE IMPREVISTO MA CAUSATO :
IL NUOVO CADAVERE DELLA LETTERA SCRITTA ED ADORATA.
IMMERSO IN UN ODIO ALLUCINATO.
E FU LA FALCE DELL’ULTIMO NEGARE.

COSI’ LA RAZIONALITA’ CHE SIMULA LA FEDE
MA NEGA IL VIVENTE CONTINUO MANIFESTARSI DEL SOVRUMANO IN UOMO
IMPOSE LE REGOLE DI MORTE IN CUI LA RECITA E’ BESTEMMIA
E L’ORTODOSSIA MENZOGNA.

LE TUNICHE FURENTI E OTTUSE COPRIRONO IL FULGORE.
ATTIRANDO NEL GORGO DEL DESTINO PEGGIORATO
L’AZIONE CADAVERICA DI CHI ATTENDEVA -NEI DESERTI- DI ESSERE REDENTO.

EPPURE MAI COME ORA L’ESTREMA LUCE D’OCCIDENTE SPLENDE INCONTRASTATA.
ATTENDE IL FUOCO DELL’IDEA CHE NEL PENSARE ARDE PURISSIMO E FULGUREO.
ATTENDE L’INNALZARSI DEI PENSIERI OVE LE FORZE FORMANTI DEL SOLARE SONO CONGIUNTE ALLA DIVINITA’ DELL’IO IMMANENTE.

L’ASCESI DELL’UOMO D’OCCIDENTE E’ CIO’ CHE PREPARA IL NUOVO DEFINITIVO TRIONFO DEL SOLARE.

SOLE LOGOS IN UOMO INCORONATO.



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FORME ETERICHE





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FORME ETERICHE

DENSA DI IMPURA RABBIA
SI GONFIA NELL’OCCULTO LA DUREZZA CEREBRALE.

FIOTTI DI INSANITA’ NEGANO LA LUCE.
LOTTANO CONTRO LA VERITA’ ESSENZIALE.

NEGANO E SI IMPIETRANO.
MINERALIZZANO E RESPINGONO.

LOTTANO PER INGANNARE.
IMMETTENDO DISPREZZO E COLPA.

IN UN LUOGO DI TANGENZA INFETTA
PREPARANO OPINIONI EMANATE DAGLI INFERNI.

OVE IL PESO AFFERRA L’INTUIRE E LO PERVERTE.
E LO CONVERTE.
LO INVADE CON MENZOGNE CHE DIVENTANO TELLURICA CERTEZZA.

FALSE VERITA’ COLME DELL’IMPULSO DEL RIBELLE.
FALSE CERTEZZE EMANATE AL DI FUORI DELL’UMANO.
AL DI SOTTO DEL PENSARE.

LA VOLONTA’ INFERNALE IMPRIME LA SUPERBIA.
ED UN FALSO CONCEPIRE ADORA IL DEMONIACO
AMMIRANDO SE STESSI EVOLUTI NEL MALVAGIO.

COSICCHE’ LE SCHIERE DEL’OTTUSA PRECISIONE
ACCOLGONO L’AUREOLA DEI DIAVOLI VOLENTI.
ACCOLGONO INUMANE ESSENZE DI ILLOGICA CHIAREZZA.

DURISSIME MAGNETICHE TEMPESTE
INCORONANO I CERVELLI MINERALI
MENTRE NELL’EBREZZA VELENOSA
CONTINUO E’ LO STRAZIO DEL SENTIRE.

PENSIERI INCATENATI AL MUGGHIARE DELLA RABBIA
TRACCIANO SENTIERI ALLA CULTURA DELL’IGNOTO ORRORE.
DURISSIMI PENSIERI PER DENSISSIME CERTEZZE IRRAZIONALI.

TEMONO SOLTANTO IL POTERE DELL’AURORA.

TEMONO L’IGNOTO UNIRE LOGICO CHE ARDE.
TEMONO L’IMMATERIALE ACCENDERSI DEL FUOCO DELL’IDEA.

OLTRE LE FRONTI SPLENDE IL POTERE CHE SVELA L’ESSENZA IMPURA DEL PESANTE.

OLTRE LE FRONTI EMERGE IL POTERE DELLE FORME VIVENTI CHE MANTENGONO IL RICORDO.
EMERGE IL SOTTILISSIMO POTERE DI CIO’ CHE PER POTER PENSARE UNISCE LE VIVENTI ESSENZE DEL CONCETTO RICORDATO.
FORME LOGICHE IN CUI NON VI E’ PAROLA MA SOLO VOLONTA’ CHE AFFERRA L’INTUIRE.

INSEGUIRE LE FORME INTELLIGENTI DEL RICORDO : E’ L’ATTO CHE MANIFESTA L’UNICO VALORE SOVRUMANO.
IL METRO DI OGNI BENE.
L’AUREO POTERE INTERNO AL LIBERO DECIDERE I PENSIERI CHE SI VUOLE CONTEMPLARE.

ETERICHE FORME VIVENTI DELL’ESSENZA LOGICA CHE ARDE.
ETERICHE FORME IN CUI L’IO RESPIRA NELLA DIVINITA’ DA CUI DISCENDE.
ETERICHE FORME IN CUI IL SOLE LOGOS ACCENDE LE SUE ESSENZE FRA GLI UMANI.

CONSACRANDO.

DINANZI A CIO’ PERDE LA BESTIA LE SUE INTERIORI SQUAME.
SI SVELANO E SI SCIOLGONO DUREZZE CEREBRALI NELLE RAZIONALITA’ PESANTI.
MENTRE ESPLODE E SI DISVELA L’ODIO CHE LE MUOVE.

MASSE FORMIDABILI DI MOSTRI
CAVALCANDO L’ONDA DEL DISPREZZO
TENTERANNO DI REALIZZARE L’ODIO DELLA BESTIA.

MA L’ODIO NON E’ ALTRO CHE ALIMENTO PER LE FORME CELESTI CHE ATTRAVERSO L’UOMO LE CONTEMPLANO.

CRESCENDO.

TANTA VOLONTA’ PENSANTE -OCCORRE- CHE POSSA DISTRUGGERE GLI INFERNI.

REDIMENDO.



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