sabato 14 febbraio 2015

STIRPI DELLA LUCE E POPOLI DEL FURORE






STIRPI DELLA LUCE E POPOLI DEL FURORE


IL BRUTO VIDE LA DONNA ECCELSA ED EBBE TERRORE.

IL BRUTO IN CUI TURBINAVA L’OSSESSIONE
VIDE LE ARMONIE DIVINE IMPRESSE NELLA FIGURA ANGELICA
E L’ODIO ESPLOSE NELLA VANITA’ CHE OGNI ABBIETTO ALBERGA.

SEPPE DI ESSERE INADATTO AI CIELI
E FECE DI TALE ESILIO LA PROPRIA FEDE.
LE SABBIE DEL DESERTO  LO ACCOLSERO COME ADEPTO DELL’ARSURA.

NACQUERO I POPOLI DEL FURORE.

FEDI DIVERSE PER UN SOLO TENORE DI VITA ANIMICA :
RIFIUTARE OGNI DIVINA FIGURA ED OGNI IMMAGINE DEL BELLO.
SOLO VANITA’ E SPIETATA ARSURA SIMILE AL DRAGO CHE LI ACCOLSE.

NELLE GELIDE NOTTI FRA LE DUNE SI AGITA IL GORGO DELLE ANIME INCOMPLETE.
RINNOVA TELLURICI  RANCORI CHE SERRANO LE GOLE ATTORTE
E IMPEDISCONO PRONUNCIARE LE VOCALI.

SI DIVISERO IN DUE BRANCHI
LACERATI DALLA DISPERAZIONE DI CHI RIFIUTA LA BELTA’.
I POSSENTI NEL FANATISMO PRIVO DI OGNI RAZIONALITA’
IN CUI IL SANGUE GALOPPA ENTRO VENE  E ARTERIE SPALANCATE
FRA TURBININANTI TEMPESTE DI ESALTAZIONI TERREE.
SUDATICCI  ED UNTUOSI NELL’IMPLACABILE ODIARE DEL MAGMA ABISSALE

E IL BRANCO DELLA RAZIONALITA’ CHE ATTINGE  OVE TUTTO E’ SPENTO.
APICI DI ACUME FRA DESOLAZIONI IN CUI OGNI FRENO MORALE  TACE.
MENTRE  L’INNOMINABILE FURORE E’ L’UNICA VITA IN QUEL MORIRE.
VOTARSI AL PIU’ PROFONDO DISCENDERE IMPOSE LA NOSTALGIA DEGLI INFERI.
ACCULTURATO LIVORE DIVENNE L’UNICA ISPIRAZIONE NEI SENZA CUORE.

DUE BRANCHI PER UN UNICO ULULANTE LACERARE .

IL TERRENO RESO SABBIA DEI DESERTI
ALLEVANDO QUELLE STIRPI SENZA CUORE
ULTERIORMENTE MORI’ NELL’ARSURA E NEL GELO.

ORA ATTENDONO LA SCONFITTA CHE LI SALVI DAL PROPRIO SPROFONDARE.

STANNO PERDENDO LA FIGURA UMANA
E FORME BESTIALI TENDONO A RIVESTIRE IL MALE CHE HANNO IN ANIMO.


DEVONO ESSERE INVESTITI DA UNA SUPERIORE LUCE
CHE    -NONOSTANTE LORO-   ACCESA
TRAVOLGA QUEGLI ABISSI E LI PRIVI DI OGNI PRESUNZIONE.

ESISTE UN LIVELLO SUPERIORE DEL PENSARE
AL QUALE I POPOLI DELLA FOLGORE E DEL TUONO POSSONO ELEVARSI.

ESISTE UN TUMULTUARE ETERICO DEL BENE
CHE ATTENDE DI ESSERE ATTUATO DA CHI SAPPIA INNALZARSI E VIVERLO

REGREDIRANNO I DEMONI DEI POPOLI RINGHIANTI SINO ALL’UGGIULANTE PLACARSI
MENTRE TUONI E FOLGORI AVVOLTI  NELLA LUCE
MANIFESTERANNO L’IMPRIMERSI DEL DEGNO
FRA DIVINE FIGURE DI BELTA’ CELESTE IN CUI LA PIETA’ PALPITA NEL CUORE
E FRA SUPREMI DEI DAL VOLTO SOLARE CHE IL MASSIMO POTERE REDIMENTE MANIFESTANO.

POTERE ERIGENTE NELLA REGALITA’ DEI RITI D’OCCIDENTE.
NEL SOLE DELL’IDEA.

OVE IL RESPIRO SOVRUMANO DEL PENSARE ATTINGE NELL’ETERNITA’
E OTTIENE IL POTERE DI REINNALZARE L’UMANO NEL DIVINO.

NEL LOGOS SOLARE CHE MEDIANTE L’UMANA SCELTA COSCIENTE :
REDIME SINO ALL’IMPOSSIBILE BELTA’.



HELIOS FK AZIONE SOLARE