STIRPI DELLA LUCE E POPOLI DEL FURORE
IL BRUTO VIDE LA DONNA ECCELSA ED EBBE TERRORE.
IL BRUTO IN CUI TURBINAVA L’OSSESSIONE
VIDE LE ARMONIE DIVINE IMPRESSE NELLA FIGURA
ANGELICA
E L’ODIO ESPLOSE NELLA VANITA’ CHE OGNI
ABBIETTO ALBERGA.
SEPPE DI ESSERE INADATTO AI CIELI
E FECE DI TALE ESILIO LA PROPRIA FEDE.
LE SABBIE DEL DESERTO LO ACCOLSERO COME ADEPTO DELL’ARSURA.
NACQUERO I POPOLI DEL FURORE.
FEDI DIVERSE PER UN SOLO TENORE DI VITA
ANIMICA :
RIFIUTARE OGNI DIVINA FIGURA ED OGNI IMMAGINE
DEL BELLO.
SOLO VANITA’ E SPIETATA ARSURA SIMILE AL DRAGO
CHE LI ACCOLSE.
NELLE GELIDE NOTTI FRA LE DUNE SI AGITA IL
GORGO DELLE ANIME INCOMPLETE.
RINNOVA TELLURICI RANCORI CHE SERRANO LE GOLE ATTORTE
E IMPEDISCONO PRONUNCIARE LE VOCALI.
SI DIVISERO IN DUE BRANCHI
LACERATI DALLA DISPERAZIONE DI CHI RIFIUTA LA BELTA ’.
I POSSENTI NEL FANATISMO PRIVO DI OGNI
RAZIONALITA’
IN CUI IL SANGUE GALOPPA ENTRO VENE E ARTERIE SPALANCATE
FRA TURBININANTI TEMPESTE DI ESALTAZIONI
TERREE.
SUDATICCI
ED UNTUOSI NELL’IMPLACABILE ODIARE DEL MAGMA ABISSALE
E IL BRANCO DELLA RAZIONALITA’ CHE
ATTINGE OVE TUTTO E’ SPENTO.
APICI DI ACUME FRA DESOLAZIONI IN CUI OGNI
FRENO MORALE TACE.
MENTRE
L’INNOMINABILE FURORE E’ L’UNICA VITA IN QUEL MORIRE.
VOTARSI AL PIU’ PROFONDO DISCENDERE IMPOSE LA NOSTALGIA DEGLI
INFERI.
ACCULTURATO LIVORE DIVENNE L’UNICA ISPIRAZIONE
NEI SENZA CUORE.
DUE BRANCHI PER UN UNICO ULULANTE LACERARE .
IL TERRENO RESO SABBIA DEI DESERTI
ALLEVANDO QUELLE STIRPI SENZA CUORE
ULTERIORMENTE MORI’ NELL’ARSURA E NEL GELO.
ORA ATTENDONO LA SCONFITTA CHE LI SALVI DAL
PROPRIO SPROFONDARE.
STANNO PERDENDO LA FIGURA UMANA
E FORME BESTIALI TENDONO A RIVESTIRE IL MALE
CHE HANNO IN ANIMO.
DEVONO ESSERE INVESTITI DA UNA SUPERIORE LUCE
CHE -NONOSTANTE LORO- ACCESA
TRAVOLGA QUEGLI ABISSI E LI PRIVI DI OGNI
PRESUNZIONE.
ESISTE UN LIVELLO SUPERIORE DEL PENSARE
AL QUALE I POPOLI DELLA FOLGORE E DEL TUONO
POSSONO ELEVARSI.
ESISTE UN TUMULTUARE ETERICO DEL BENE
CHE ATTENDE DI ESSERE ATTUATO DA CHI SAPPIA
INNALZARSI E VIVERLO
REGREDIRANNO I DEMONI DEI POPOLI RINGHIANTI
SINO ALL’UGGIULANTE PLACARSI
MENTRE TUONI E FOLGORI AVVOLTI NELLA LUCE
MANIFESTERANNO L’IMPRIMERSI DEL DEGNO
FRA DIVINE FIGURE DI BELTA’ CELESTE IN CUI LA PIETA ’ PALPITA NEL CUORE
E FRA SUPREMI DEI DAL VOLTO SOLARE CHE IL
MASSIMO POTERE REDIMENTE MANIFESTANO.
POTERE ERIGENTE NELLA REGALITA’ DEI RITI D’OCCIDENTE.
NEL SOLE DELL’IDEA.
OVE IL RESPIRO SOVRUMANO DEL PENSARE ATTINGE
NELL’ETERNITA’
E OTTIENE IL POTERE DI REINNALZARE L’UMANO NEL
DIVINO.
NEL LOGOS SOLARE CHE MEDIANTE L’UMANA SCELTA
COSCIENTE :
REDIME SINO ALL’IMPOSSIBILE BELTA’.
HELIOS
FK AZIONE SOLARE